top of page
Stefanina del Lino
LA PORTA APERTA
IO SONO LA PORTA - Gv 10,9
IL SIGNIFICATO DELLA SACRA SINDONE
La Sacra Sindone di Torino è un'antichissima reliquia che si ritiene sia stata il lenzuolo funebre di Gesù Cristo. Questo telo di lino reca l'immagine impressa di un uomo martoriato, che i cristiani identificano come il corpo del Cristo deposto dalla croce .
​
La storia della Sindone
​
Le origini della Sindone rilevano come essa sarebbe stata portata a Edessa (l'attuale Åžanlıurfa, in Turchia) nel VI secolo, e successivamente trasferita a Costantinopoli. Nel 1198, un cavaliere francese, Goffredo di Charny, l'avrebbe portata in Francia e nel 1532 il telo sarebbe stato donato ai Duchi di Savoia, che lo custodirono a Chambéry e poi a Torino.
Le ricerche scientifiche
La Sindone è stata oggetto di numerosi studi scientifici, soprattutto a partire dal 1898 quando Secondo Pia ne scattò la prima fotografia. Nel 1978, un team di scienziati statunitensi (STURP) condusse un'approfondita analisi con metodi non invasivi, senza riuscire però a stabilirne l'autenticità in modo definitivo, sucessivamente gli studi dello STURP (Shroud of Turin Research Project) hanno continuato a rivelare enigmi e prove a sostegno dell'autenticità della Sindone di Torino, rafforzando l'ipotesi che si tratti del vero lenzuolo funebre di Gesù Cristo.
In particolare quanto segue:
Impossibilità di replicare
Nonostante numerosi tentativi, nessuno è stato in grado di replicare artificialmente tutte le caratteristiche uniche della Sindone, come l'immagine tridimensionale del corpo e le proprietà chimico-fisiche del tessuto.Questo ha portato molti scienziati a concludere che l'immagine sulla Sindone è un fenomeno inspiegabile con la scienza moderna.
Studi sulle fibre
Analisi approfondite sulle fibre del lino hanno rivelato proprietà anomale, come l'incapacità di replicare la trama e l'ordito del tessuto. Questi risultati suggeriscono che la Sindone potrebbe essere un manufatto molto antico, risalente al periodo in cui visse Gesù.
Nuove tecniche di analisi
L'applicazione di tecniche avanzate, come la spettroscopia Raman e l'analisi delle radiazioni, ha permesso di ottenere informazioni dettagliate sulla natura delle macchie di sangue e sulla composizione dei pigmenti, rafforzando l'ipotesi che la Sindone sia un reperto autentico.
​
Immagine tridimensionale: Le analisi hanno rivelato che l'immagine impressa sulla Sindone è tridimensionale, il che significa che contiene informazioni di codifica della distanza, un fenomeno che i metodi artistici noti non possono riprodurre. Ciò suggerisce che l'immagine sia stata prodotta da un processo sconosciuto.
Proprietà uniche dell'immagine: Lo studio ha mostrato che l'immagine non contiene pigmenti, tinte o coloranti, ma è il risultato di un'ossidazione disomogenea delle fibre di lino. Inoltre, l'immagine è superficiale e si trova solo sui nodi più esterni delle fibre, il che la rende unica e difficile da replicare.
Impronte di pollini: I campioni di polvere raccolti dalla Sindone durante lo studio STURP contenevano pollini di piante specifiche della regione del Medio Oriente supportando l'ipotesi che la Sindone sia stata in quella zona nel passato.
Analisi del sangue: Le analisi chimiche e spettroscopiche delle macchie di sangue sulla Sindone hanno rivelato la presenza di ematocrito, bilirubina, proteine del sangue e DNA umano, coerenti con il sangue di una persona torturata.
Prove di torture: Alcune prove, come le impronte di colpi sulla schiena e la corona di spine, corrispondono alle descrizioni della tortura subita da Gesù prima della crocifissione.
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​
La Scoperta di Pia
Il 28 maggio 1898, Secondo Pia, un avvocato ed esperto fotografo amatoriale, ottenne il permesso di fotografare la Sindone durante la sua ostensione nella Cattedrale di Torino. Le sue fotografie in negativo rivelarono un dettaglio straordinario dell'immagine corporea sul lino, molto più nitido di ciò che si poteva vedere ad occhio nudo.
Pia si rese conto che l'immagine sulla Sindone aveva le stesse caratteristiche di un negativo fotografico: le aree scure del corpo apparivano chiare e viceversa.
Questa scoperta aprì nuove prospettive di studio scientifico sulla formazione dell'immagine stessa e sulla sua possibile autenticità come la reliquia del lenzuolo funebre di Gesù Cristo.
​
L'articolo più recente dell'Ingegnere Giulio Fanti
Nell'aprile 2022, Giulio Fanti ha pubblicato un articolo rivoluzionario sulla rivista scientifica "Surfaces" dal titolo "X-ray Dating of a Turin Shroud's Linen Sample".In questo studio, Fanti ha utilizzato una nuova tecnica di datazione basata sui raggi X per analizzare un campione di lino della Sindone.
La nuova tecnica di datazione
La tecnica di Fanti si basa sull'analisi dei raggi X emessi dai nuclei di carbonio presenti nel tessuto. Misurando il rapporto tra i raggi X caratteristici degli isotopi di carbonio (C14 e C12), è possibile risalire all'età del campione con estrema precisione.I risultati dello studio di Fanti hanno indicato che il campione di lino analizzato risale a circa 2000 anni.
Questa datazione è compatibile con l'ipotesi che la Sindone sia il lenzuolo funebre di Gesù Cristo.
​
Conclusioni
Secondo quanto descritto nelle manifestazioni scolastiche menzionate in questo sito, Gesù ha confermato in modo inequivocabile l'autenticità della Sacra Sindone. Questa reliquia, essendo ora molto più di un semplice reperto storico, rappresenta la prova tangibile della resurrezione di Gesù, il Dio incarnato come essere umano.
La Sindone, con le sue impronte che mostrano i segni delle sofferenze patite durante la crocifissione, è diventata un'evidenza concreta dell'evento centrale della fede cristiana: La morte e la successiva resurrezione di Cristo.
Questo antico lenzuolo funebre trascende così il suo status di reliquia per diventare un testimone silenzioso ma potente della verità della risurrezione di Gesù.
Il Sacro Lino divie una conferma visibile della natura divina e umana di Cristo, le impronte rivelano le sofferenze patite da un uomo reale, mentre la sua preservazione miracolosa dopo secoli suggerisce un intervento soprannaturale, confermando la sua divinità sancita dalla impronta inspiegabile, ora per sempre nella storia d'amore tra Dio e il suo popolo, la Chiesa-sposa.
​
​
​
​
​
STUDI SPECIFICI SINDONE
Il primo video sotto e un' intervista recente (Inizio settembre 2024) rilasciata dall'Ingenere Giulio Fanti sul canale YouTube "3 piccoli passi".
L'esperto ha discusso approfonditamente la Sindone di Torino, evidenziando un particolare che io riportai già nel 2022 nel mio libro "Chi è John?" e che quindi, non potevo conoscere allora.
-
Fanti ha sottolineato come le evidenze scientifiche suggeriscano che Gesù abbia subito numerosi colpi, in particolare nella zona dei reni, il che potrebbe avere implicazioni importanti per la comprensione della sua sofferenza.
-
Ha anche menzionato l'importanza della Sindone come documento storico e scientifico, capace di fornire informazioni sulla Passione di Cristo.
-
Sotto, riporto le pagine del mio libro.
ALTRI STUDI
bottom of page